Specismo indica l'attribuzione di uno status superiore agli esseri umani rispetto alle altre specie animali. Indica quindi un pregiudizio o un atteggiamento pregiudizialmente favorevole agli interessi dei membri della propria specie e contro i membri delle altre specie e che quindi sia giustificabile accordare una preferenza agli esseri umani rispetto alle altre specie per il fatto che sono membri della specie Homo sapiens. A questa impostazione si contrappone l'antispecismo.
Etimologia
Il termine fu coniato nel 1970 dallo psicologo britannico Richard Ryder, pioniere del movimento di liberazione animale, per calco da razzismo e sessismo, con l'intento di descrivere in particolare gli atteggiamenti umani che coinvolgono una discriminazione degli animali, inclusa la concezione degli animali come oggetti o proprietà.
Il termine viene usato comunemente nel contesto della letteratura sui diritti animali, per esempio nelle opere di Peter Singer e Tom Regan.
Gli antispecisti ritengono che la morale e l'etica comune, così come gli ordinamenti nazionali ed internazionali, siano ad oggi contraddistinti da una filosofia specista.
Note
Bibliografia
- Mariachiara Tallacchini et al., Le biotecnologie, Bruno Mondadori, 2004, pag. 15. ISBN 88-424-9152-7
- Stefano Rodotà et al., Trattato di biodiritto, Giuffrè Editore, 2010, pag. 29. ISBN 88-14-15909-2
Voci correlate
- Animalismo
- Antispecismo
- Diritti degli animali
- Essere senziente
- Specie
- Razzismo
- Sessismo
- Diete vegetariane
- Veganismo
Altri progetti
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- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «specismo»
Collegamenti esterni
- specismo, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2019.
- (EN) Brian Duignan, speciesism, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.




